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Il contesto

Contesto storico: Sessa Aurunca

Sessa Aurunca è una città di origine remota posta sulle pendici meridionali del vulcano spento di Roccamonfina. Essa fu fondata dagli Aurunci verso l’VIII secolo a.C. Ha un’estensione di circa 175 chilometri quadrati ed è il più vasto comune della provincia di Caserta. Il suo territorio è collinare e pianeggiante ed ha una popolazione di circa 22.000 abitanti distribuiti in 26 grosse frazioni, più alcuni nuclei. Il clima è mite con estati non molto calde ed inverni non molto freddi. L’economia è basata sui prodotti agricoli, artigianali e minerali, questi ultimi relativi alle numerose cave esistenti in loco. Anche l’industria agro-alimentare è fiorente, infatti, vi sono molte piccole aziende casearie, olearie e agricole. La pastorizia, fino a qualche tempo fa, era praticata con metodi naturali, facendo pascolare gli animali in zone pianeggianti coltivate ad erba medica e a foraggi. Oggi, invece, l’alimentazione è costituita quasi totalmente da mangimi e il pascolo è molto limitato. Questo territorio, essendo circondato da bellezze naturali come monti, mare e fiumi è attrazione dei turisti che vengono spesso a trascorrervi le vacanze estive. Poco lontano, ci sono alcuni stabilimenti termali ove si praticano le cure delle acque sulfuree e dei fanghi, molto efficaci per la respirazione e per i reumatismi. E’ da evidenziare che Sessa Aurunca ha un passato storico molto importante e ne conserva moltissime tracce. Essa ha dato i natali a Gaio Lucilio, grande inventore della satira latina; ad Agostino Nifo, vissuto tra il 1469 e il 1538, filosofo di fama tale da essere ricompensato da papa Leone X con la nomina di conte palatino.

Vari sono i monumenti di epoca romana e ottocenteschi: il quartiere medioevale con alcuni tipici esempi di edilizia civile ed i portali e le finestre di stile durazzesco-catalano, il Teatro, la Cattedrale, il Castello, la fontana dell’Ercole, la torre di Transo, il Criptoportico e le numerose chiese.

Economia ed industrie locali: aspetti positivi e negativi dell’innovazione tecnologica

Inizialmente Sessa Aurunca era un paese prettamente agricolo, basando tutta la sua economia solo su ciò che veniva prodotto localmente. Poi si ebbe un grande sviluppo nel campo artigianale. Nel 1960, fu costruita la centrale nucleare sul Garigliano, una delle poche centrali ad utilizzare il processo di fissione nucleare per produrre energia. L’impianto è stato per decenni la prima causa, per la città di Sessa, fonte d’inquinamento di natura radioattiva sia per il paesaggio naturale che per l’uomo. Dopo il referendum che ha vietato l’utilizzo di siffatte centrali per produrre energia, è stata dismessa, anche se permangono ancora forti perplessità sulla bonifica del sito nucleare. Nel decennio successivo sulla Domitiana furono aperte numerose fabbriche. Attualmente molti di tali impianti sono stati chiusi ed i dipendenti si sono ritrovati senza lavoro e molte famiglie locali sono sostenute dalle misure di assistenza governative. Negli anni ottanta ed ancor di più nel decennio successivo si è visto il fiorire di numerose aziende CASEARIE dedite alla produzione di mozzarella, formaggi e derivati del latte. Nella zona si è assistito anche ad una rinascita delle aziende vinicole (come VILLA MATILDE specializzata nella produzione del vino Falerno), così come di strutture AGRITURISTICHE che hanno rivalutato e posto in risalto la produzione e la diffusione di prodotti locali e di tradizioni culturali. In particolare è stata rivalutata la coltivazione dell’olivo di  varietà “suessana” che viene lavorato nei frantoi locali e l’olio prodotto ha ricevuto il marchio DOP. Soprattutto in seguito all’istituzione del PARCO REGIONALE ROCCAMONFINA-FOCE GARIGLIANO l’interesse per la salvaguardia del patrimonio naturalistico e culturale ha subito una forte spinta tesa ad una rivalutazione del turismo di qualità.

La testimonianza di antica lavorazione artigiana offre prodotti di vimini e terrecotte. Il territorio offre molte risorse sulla fascia costiera del litorale domitiano, dove sono presenti strutture alberghiere e numerosi stabilimenti balneari. Sessa, inoltre, dispone dei maggiori servizi di zona: Ufficio delle Entrate, INAIL, INPS, Banche, Commissariato di P.S., Caserma CC, Guardia di Finanza, Guardia Forestale, Curia Vescovile, Distretto Scolastico, Ospedale, Poliambulatori medico-specialistici del Distretto ASL di Caserta. Inoltre la città è ricca di rilevanti testimonianze storico-culturali e architettoniche, dispone di scuole di ogni ordine e grado, di recente ha ricevuto nuovo impulso dal fiorire del turismo culturale attratto dal Teatro Romano situato nella città.

Contesto socio-culturale

Il contesto in cui opera la scuola è quello di una società in trasformazione, dove il mutamento del profilo economico, la diffusione dei linguaggi mass-mediali, dei mezzi telematici ed informatici, l’accentuarsi delle situazioni di natura multiculturale e plurietnica evidenziano nuove esigenze educative.

L’ambiente di vita degli alunni è vario ed eterogeneo: vi sono situazioni culturali povere accanto ad altre ricche di stimoli. Molti alunni frequentano vari corsi promossi da associazioni sportive, culturali e ricreative. Non tutti i genitori, però, hanno acquisito la consapevolezza che le varie attività extrascolastiche devono inserirsi con armonia ed equilibrio in un quadro di formazione integrale della personalità del figlio, infatti si chiede alla scuola la promozione di competenze, di conoscenze e di abilità, ma sovente la scuola registra una non adeguata cura e attenzione per l’aspetto formativo.

Nel complesso, la qualità della vita nel nostro territorio è ancora soddisfacente, tuttavia è in aumento il numero di bambini/ragazzi che vivono un disagio più o meno evidente e sono in espansione i nuclei familiari non più intesi tradizionalmente, a volte con situazioni conflittuali al loro interno, oppure con difficoltà, da parte dei genitori, ad esercitare il proprio ruolo educativo.

Tale realtà si riflette nella scuola con la presenza di minori che presentano e manifestano particolari problematiche relative sia all’apprendimento che al comportamento.

Su quasi tutto il territorio sono presenti alunni provenienti da altri paesi della comunità europea ed extracomunitari, che rappresentano occasione di confronto di relazioni socio-culturali, di accettazione e integrazione per la comunità scolastica.  Taluni di essi presentano, però, nel momento dell’inserimento problemi di comunicazione, di adattamento e di comportamento che richiedono adeguamenti della programmazione e delle regole dell’organizzazione della vita in comune.